La voce e la ‘chimica’ del padre Giovanni Francesco Vannucci musico del seicento
Si trova nelle Cronache della SS. Annunziata la notizia della morte, avvenuta nell’agosto 1687, di uno stimato, quanto poco noto, Servo di Maria cantore e organista.
“7 agosto 1687 giovedì
Ricordo come la sera del soprascritto giorno si diede sepoltura in questa nostra chiesa al cadavero del venerabil padre fra Giovanni Francesco Vannucci sacerdote del nostr’Ordine, e figliuolo di questo convento, il quale a hore 6 della notte antecedente, dopo una malattia d’una piaga incancherita, pazientemente tolerata otto mesi e giorni [sic], di anni 68 di sua età che li compiva il dì 16 del presente mese, munito co’ santi sacramenti della Chiesa, e totalmente rassegnato nella volontà di Dio e nelle mani de’ superiori, nella nostra infermeria passò da questa all’altra vita.
Egli fu buon religioso, e padre veramente benemerito, sì di questa casa per gli ufizi e carichi da lui per essa esercitati; sì anche, e molto più, di questa chiesa, havendola continuamente servita alla cappella e cogli organi nell’arte da lui professata di musica, in cui egli era eccellente, non solo per il canto, come per la voce, non men bella che meravigliosa, cantando con molta facilità, etiandio nell’ultimo anno di sua età, le parti del tenore (sua parte ordinaria), basso e contralto, e anche talvolta un mezzo soprano.
Per tanto in riguardo della sua virtù e talento fu impiegato sopra 30 anni nell’ufizio di maestro di Cappella di questa chiesa, da esso esercitato con molta lode, nel quale durò sin all’ultimo anno di sua vita, e per cui fece molte diligenze e fatiche.
Onde i nostri Padri, conoscendo il merito del defunto soggetto per il lungo e ben prestato servizio alla chiesa, in segno di gratitudine gli cantarono nel suo funerale solennemente la messa di Requie con la cappella de’ musici, rispondendo ancora una voce a l’organo; la qual messa però si sarebbe cantata a più cori negli organi, come si desiderava, se havessero potuto intervenire i musici, i quali erano impiegati l’istesso giorno nella chiesa de’ Padri Teatini a solennizzar la festa di San Gaetano.
Per ultimo, si dilettò il detto padre Vannucci, per suo honesto trattenimento, congiunto col motivo di beneficare i prossimi, dell’arte della Chimica, facendo rimedi, e industriandosi di haverne per i mali, dandoli per carità a gli infermi senza alcuna mercede o interesse. Il Signore Iddio lo rimuneri nel santo Paradiso delle sue bone operazioni, e per sua infinita misericordia gli conceda l’eterno riposo".
Il padre Giovanni Francesco Vannucci nacque nel 1718, fu ordinato sacerdote nel 1643, e almeno dal 1650 è documentato di famiglia sempre alla SS. Annunziata.
Si trovò invece a Sant’Antonio abate di Pisa domenica 17 gennaio 1672, quando ebbe luogo, organizzata dal priore, teologo e venerabile padre Giulio Arrighetti, una memorabile festa per la canonizzazione di San Filippo Benizi.
Le cronache di quel convento ne riportano lo svolgimento e annotano la musica:
“[...] Dopo il canto del Te Deum iniziò la Santa Messa presieduta dal primate [Francesco dei Pannocchieschi] con il suo clero – un grande onore di cui non si ha memoria.
La musica della funzione fu composta e diretta dal padre Giovanni Battista Florimi, maestro di cappella della cattedrale di Siena, ed eseguita soavemente dai professori p. Giacinto Alberti e padre Giovanni Francesco Vannucci venuti da Firenze [...]”.
Paola Ircani Menichini, 20 ottobre 2023.
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